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MOLL
KUNSTFORUM UNTERLAND - Neumarkt/Egna vom/dal 15.04. - 19.04.2014

Die Installation -Moll- ist in gewissen Teilen durch die zahlreichen, seit einigen Jahren immer haeufiger aufgedeckten und angezeigten Missbrauchsfaelle an Minderjaehrigen in Heimen und aehnlichen Erziehungsinstitutionen inspiriert.
Die meisten dieser vorwiegend neuen Arbeiten der Installation entstanden aber aus dem dumpfen, die Seele beschwerenden Gefuehl heraus, das die unzaehligen Bilder und Berichte aus der dunkelsten Periode des vergangenen Jahrhunderts in Einem aufsteigen lassen. Bilder, die permanent fuer das Wachhalten der kollektiven Erinnerung in den Medien gezeigt werden. Assoziationen zu Bildern des Holocaust koennen sich einstellen, es wird versucht, Begriffe wie etwa Isolation, Abtransport, Einzelschicksal oder kollektive Schuld auf subtile Weise zu thematisieren.
Anhand von Objekten, Bildern, Wort und Video und eines in sich geschlossenen Holzschnittzyklus sollen in teils abstrakter, teils konkreter Manier Bezuege erlebt werden und auch aus der Vorstellungskraft generierte Situationen geschaffen werden. Die Materialien Wachs und Graphit werden symbolisch fuer Erinnerung, Aufzeichnung und Schrift eingesetzt. In der materiellen Umsetzung wird auf klaren Ausdruck und karge Aesthetik geachtet, auch mit dem Anspruch, nicht ins Plakative abzurutschen.
Der aus der Musik entlehnte Titel der Installation -Moll- wird als eine Art Bruecke zwischen Wahrnehmungs- und Gefuehlsebene eingesetzt. Das genannte Tongeschlecht, das haeufig als dunkel, duester oder truebe beschrieben wird, kann den emotionalen Charakter einer Musik, im Zusammenspiel mit Melodiefuehrung, Rhythmus und Tempo, in eine melancholische, nachdenklich stimmende Richtung lenken.


L installazione -Moll- per certi aspetti si ispira ai numerosi casi di abusi su minori, negli ultimi anni sempre piu frequentemente emersi, perpetrati in collegi o altre istituzioni educative.
La maggior parte delle opere, prevalentemente di recente realizzazione, hanno origine da un sentimento cupo ed opprimente, un peso che schiaccia l anima e fa sgorgare contemporaneamente moltissime immagini e racconti provenienti dal periodo piu oscuro del secolo appena concluso. Immagini mostrate costantemente nei media per mantenere viva e attenta la memoria collettiva. Associazioni con le immagini dell olocausto possono affiorare alla mente, nel tentativo di tematizzare in maniera sottile concetti quali isolamento, rimozione, destino individuale o senso di colpa collettivo.
Sulla scorta di oggetti, immagini, parole, video e di un ciclo di xilografie a se stante, sara possibile sperimentare le relazioni, sia in modo parzialmente astratto, sia dal punto di vista concreto. Parallelamente la forza della rappresentazione dara vita a nuove situazioni. Cera e grafite sono i materiali impiegati per simboleggiare il ricordo, l annotazione e la scrittura. La concretizzazione materiale si focalizza su un'estetica povera ed un espressivita di particolare limpidezza, con il chiaro intento di evitare toni eccessivamente plateali e appariscenti.
Il titolo dell installazione, -Moll- (tonalita minore, ndr), preso direttamente in prestito dal linguaggio musicale, rappresenta qui una sorta di ponte tra il livello del sentimento e quello della percezione. La tonalita -minore-, spesso descritta come scura, tetra o spenta, e in grado di guidare, in un gioco d insieme con melodia, ritmo e velocita, il carattere emozionale di una musica verso umori melanconici e riflessivi.